Persona 4

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  1. Laxirya
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    Shin Megami Tensei: Persona 4, conosciuto in Giappone come PERSONA 4 (ペルソナ4 Perusona Fō?) è un videogioco di ruolo sviluppato e pubblicato dalla Atlus per Sony PlayStation 2. Cronologicamente è il quinto capitolo della serie Shin Megami Tensei: Persona. In termini di produzione e gameplay il videogioco è indirettamente collegato a Shin Megami Tensei: Persona 3. Ne è stato fatto un porting per PlayStation Vita denominato Persona 4: Golden.

    Quando i genitori si trasferiscono all'estero per lavoro, il protagonista della nostra avventura viene mandato a vivere con lo zio nella cittadina rurale di Inaba. Poco dopo il suo arrivo, una serie di strani omicidi prende il via: i corpi delle vittime vengono ritrovati appesi in luoghi molto alti e le cause dei decessi risultano essere sconosciute. Ma gli omicidi non sono l'unica ombra sinistra calata sulla tranquilla cittadina: inizia a diffondersi una strana voce secondo cui, nelle notti di pioggia, i televisori spenti trasmettono il "Midnight Channel" mostrando allo spettatore la propria anima gemella. Il protagonista e i suoi compagni d'avventura, turbati dai nuovi omicidi che si aggiungono alla lista, entrano in azione per cercare il colpevole e, così facendo, scoprono un portale che conduce a un'altra dimensione. La chiave che permette di accedere all'interno di questo strano luogo è il potere che risiede nelle loro anime: i loro alter ego, i Persona.



    Edited by Lux PKK - 25/4/2016, 22:18
     
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  2. fantasy`
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    E dopo 130 ore ho portato a termine Persona 4 Golden con il true ending.
    Questo è stato il primo SMT che ho giocato, quindi sicuramente non posso fare paragoni con altri titoli della serie, tipo l'amato P3 che secondo molti è superiore a P4. In ogni caso, sono rimasta colpita al massimo da questo titolo in tutto e per tutto: era da un bel po' che non mi affezionavo così tanto ai personaggi di un gioco. Mi è piaciuto tutto di questo gioco, a parte le ore infinite di grinding che dopo un po' diventavano frustranti al massimo XD
    Ost della madonna, tematiche interessantissime e situazioni in cui ognuno di noi potrebbe immedesimarsi. Alla fine l'identità del colpevole la immaginavo da tantissimo tempo, ma la piega che ha preso il gioco nelle battute finali è stata davvero bella e inaspettata, ma probabilmente perchè, come ho già detto, non ho ancora giocato gli altri capitoli della serie.
    Devo dire che alla fine nemmeno Marie mi è dispiaciuta così tanto: è vero che la trama poteva andare avanti benissimo senza di lei (cosa che infatti avviene in P4 lol), però le hanno dato un ruolo sufficientemente interessante che può benissimo starci. Insomma, alla fine mi ha fatto piacere vedere

    [spoiler_tag]Spoiler Golden Ending[/spoiler_tag]
    che dopo averla salvata dalla Hollow Forest, è riuscita a rifarsi una vita.


    Che altro dire? Titolone, sono felicissima di averlo finalmente portato a termine. Sicuramente prima o poi giocherò anche gli altri Persona.
     
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    Ho già scritto qualcosa su Ludomedia, ma nulla mi vieta di dire la mia anche qui copia/incolla quasi FTW

    E con questo, anche Persona 4 l'ho concluso.
    Anzi diciamo che oggettivamente parlando...è il primo Persona finito.
    (Ah le bestemmie quel giorno in cui ho perso il salvataggio di P3 proprio prima del boss finale) btw...torniamo al main argomento.
    Persona 4 l'ho adorato tantissimo per vari aspetti.

    → Trama: partiamo dal fatto che sono sempre stata un'amante dei gialli e quindi un gioco in cui bisogna scoprire l'identità dell'assassino è stato un ottimo incipit. A mano a mano che andiamo avanti la verità diventa sempre più evidente, ciò non toglie che non è tutto così facile come possa sembrare!

    → Personaggi: Uno dei punti forti del gioco sono sicuramente stati i personaggi. Ho adorato il fatto che ci siano stati gli Shadow degli stessi e il fatto che fossero davvero molto, molto caratterizzati. Inoltre, mi è piaciuta tantissimo l'intesa tra Yu e gli altri party member, un legame che mi ha coinvolta moltissimo. Nulla da togliere agli altri NPC come Nana chan e Dojima ad esempio. Ho trovato gradevoli tutti i social link.

    → Dungeon: Che dire? Ogni Dungeon aveva una propria ambientazione e un ost adatta al luogo. Una meraviglia.
    Tutto azzeccato qui.

    → OST: Altro punto forte del gioco. Le OST di P4 sono qualcosa di troppo bello da ascoltare. Sia in game sia quando non sai che musica ascoltare quando hai le cuffie alle orecchie.

    Un gioco che mi ha fatto tanto tanto sorridere (Culture Festival in primis) così come tanto lacrimare in alcuni momenti. Davvero bellissimo.

    Una cosa che non è scritto su Ludomedia (per evitare spoiler) riguardo il True Ending ve la dico qui!
    Lollai quando scoprii la verità identità del benzinaio. Ironico perchè Luxy ripeteva sempre "Il benzinaio fa qualcosa, il benzinaio, il benzinaio"
    Altro che assassino, il vero plot twist è questo XD


    Edited by Viv~ - 31/12/2015, 17:27
     
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  4. ~freija
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    21 Marzo. Ironico come anche il gioco si concluda questo stesso giorno. Finalmente, dopo 85 ore, porto a termine anche io questo magnifico capitolo della saga SMT. E pensare che l'avevo preso quasi superficialmente, pensando "Beh, P3 mi aveva intrigato abbastanza (per quanto debba ancora finirlo), diamo una chance anche al successore"; di sicuro mai avrei immaginato di arrivare a definirlo "magnifico". Oh, e puntualizzo: ho detto "finalmente" perché stava diventando una droga bella e buona, heh. Ma bando alle ciance, voglio fare anche io delle osservazioni distinte così come ha fatto Viv.

    Trama: Stiamo parlando di una storia basata su di un giallo, basta esserne un minimo appassionati e se ne viene inevitabilmente travolti. O almeno, per me è stato così. Interessante fino all'ultimo, nessun plot twist della madonna ma comunque sufficienti a tenere sulle spine il giocatore. Sono soddisfatta, davvero.

    Personaggi: Sticazzi, non trovavo un party che mi piacesse così tanto da ere. Ogni personaggio ha una propria storia alle spalle, ogni personaggio fa una propria evoluzione, ogni personaggio è caratterizzato perfettamente. Come fanno a non entrare nel cuore? Ci troviamo di fronte ad un gruppo che si amalgama alla perfezione, l'uno sostiene l'altro, nessuno viene mai lasciato indietro nonostante le difficoltà. Ammetto di aver invidiato molto Yu, il protagonista: questa tipologia di amici è ciò che manca nella mia vita.

    Grafica/Sonoro: Sulla grafica non mi esprimo (ma che nessuno la prenda necessariamente come una cosa negativa). Ho comunque apprezzato la varietà dei Dungeon e le musiche mai fuori luogo.
    Le ost, invece, mi hanno fatta ricredere. Partivo dal presupposto che non mi sarebbero piaciute, o almeno la stragrande maggioranza. Invece no. Le ho gradite tutte. Alcune più, alcune meno, ma nel bene o nel male si possono considerare tutte orecchiabili. Oltretutto non ne ho trovata una fuori posto, tutte adatte alla situazione. Menzione speciale a tracce come Snowflakes che, vuoi la situazione in cui fuoriesce, vuoi l'inverno e la neve che scende dal cielo, mi ha provocato una sorta di nostalgia ma allo stesso tempo mi ha fatto riflettere sul profondo senso di amicizia e fedeltà che lega Yu ed i suoi compagni, passando ad Alone che ho visto come una rappresentazione dei sentimenti del nostro protagonista in quel dato momento.



    spoiler true ending
    Il finale mi ha commossa, poche palle. L'ho apprezzato davvero davvero TANTO, non si chiude di netto col solito filmatino di rito da dieci minuti post final battle come succede, purtroppo, in molti altri giochi (pure belli, lol). Mi ha colpita anche l'importanza data a Marie, per nulla messa in disparte nonostante sia un "personaggio aggiuntivo".
     
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    Scaduto l'Embargo PKK, ecco cosa che penso di Persona 4!



    So che molti stavano aspettando questa recensopinione per pura curiosità. E io non sono da meno.
    Aspettavo questo momento da un bel po', da quando ho appurato una cosa importante.

    Persona 4 Golden è un ritorno all'era d'oro dei MIEI RPG.

    Ne ho giocati tantissimi, ma solo quando ero bambino riuscivo a rimanere così attratto, così attaccato a un videogioco. Per questo lo reputo un ritorno all'era d'oro, per due motivi. Il primo è questo, il secondo perché lo reputo un capolavoro assoluto del genere, in grado di eccellere in tutti gli ambiti in cui gioca.
    Ci sarebbe un terzo motivo, ma quello lo teniamo per la fine.

    Non riesco neanche a suddividere perché ci sono un sacco, un grande sacco, di cose che dovrei dire. Cercherò di andare con ordine.

    La trama è bella. Ragazzi, la trama parte da un giallo normalissimo (se contiamo il salvare le vittime da un mondo misterioso normalissimo) e si evolve, mese per mese, in qualcosa di più. Una storia in grado di sorprendere, di trasmettere, di stupire con i suoi risvolti, alcuni aspettati e altri meno. Ho apprezzato ogni singolo filmato, ogni singolo momento, ho sentito le emozioni del momento. Ho pianto quando c'era da piangere, ho riso quando c'era da ridere. Il perfetto ibrido emotivo tra una storia profonda e complessa e momenti a cuor leggero da adolescenti.
    Soprattutto verso la fine assistiamo a una fusione di tutte le tematiche trattate in una sola parola che ci accompagna dall'inizio del gioco: la Verità.
    Grazie a Persona 4 ho imparato cosa vuol dire giocare a un gioco che va studiato, analizzato e in grado di offrire spunti di riflessione magari non proprio evidenti. Sto parlando dell'altro mondo nella TV, dell'incredibile ammontare di simbolismo e riferimenti alla vita, all'umanità. In Persona 4 l'essere umano è al centro del gioco, la sua percezione della vita. Una storia che tocca filosofia, psicologia e pura verità. Tematiche puramente umane, ma complesse. L'essere umano che nasconde ai suoi occhi ciò che non vuole vedere. La nebbia che culla l'uomo in pacifiche bugie. I legami e la bellezza della vita, la capacità di accettare se stessi.
    L'unione di tutti questi elementi è condita con mitologia giapponese a gogo, e ancora una raffica di simboli, dettagli che vanno a unirsi a una lore complessa e profonda, in grado di dare significato a ogni elemento della trama. Qualcosa di incredibile, che va a superare di gran lunga il validissimo Persona 3 proprio per le basi che getta questo capitolo della saga.
    Davvero un lavoro encomiabile, che si conclude con un finale magnifico.

    I personaggi. Cosa devo dirvi sui personaggi?
    Che sono stati in grado di imporsi come il mio gruppo preferito ever all'interno di un RPG. Personalità profonde, caratterizzate e delineate da problematiche realistici e varie. Kanji e le sue riflessioni sull'essere un uomo, Rise e la ricerca di se stessa, Yukiko e la strada del suo futuro, Chie e il suo desiderio di proteggere le persone, Teddie che cerca di scoprire chi sia veramente, Yosuke che affronta se stesso e il suo altruismo, Naoto e il suo conflitto tra esteriorità e interiorità. E questo vale solo per il party. Abbiamo Social Link incredibilmente profondi e toccanti, che ho amato. Tutti, persino quelli che non ho fatto mi pento di non aver fatto. Storie personali ricche di evoluzione e realizzazione, legami e desideri. E dalla parte degli antagonisti siamo pure su alti livelli. Gli Shadow Self sono una caricatura simbolica delle problematiche dei personaggi, il loro desing, la cura per i dettagli, i loro dialoghi, davvero splendidi. Ora, non vi posso citare troppi antagonisti per motivi di trama, ma l'assassino. Il Colpevole. Colui che è dietro a tutto è salito incredibilmente nella mia classifica di personaggi preferiti. So perfettamente che molti non saranno d'accordo, ma abbiamo una personalità complessa e intrigante, una follia mista a noia, brutte esperienze e un carattere infantile ma strutturato. Parliamo di un villain folle ed egoista, che ho apprezzato moltissimo. So che metà del fandom lo ama e l'altra metà che si crede più intelligente non vede in lui significato e profondità. Una complessa psicologia che non è apprezzabile da molti, secondo me incapaci di empatizzare con lui per via del loro modo di pensare troppo razionale e "maturo". Alla fine, la gente vede solo quello che vuole vedere.

    Il gameplay è godibile, l'ho giocato ad Hard e sebbene sia riuscito a cavarmela contro molti boss, se non si sfruttano al meglio le proprie abilità si rischia di fare una fine orribile. Ho giocato a Persona 3 e Persona 2 (che però è molto diverso come gameplay), forse è anche questo che mi ha reso un po' "veterano" e permesso di andare oltre molte battaglie con semplicità, rispetto a molti che si sono lamentati dell'eccessiva difficoltà (Void Quest sto parlando con te).
    Parliamo di una versione migliorata, potenziata e ripulita di Persona 3, la cui struttura era grezza e molte dinamiche non spiegate e rese più lente. Ci sono state alcune "semplificazioni", forse, grazie all'inserimento di nuove abilità (tipo Rise) e Persona di terzo livello per il party, ma io non mi lamento.
    Piacevole da giocare, mai stressato di grindare come avveniva in Persona 3 e molto, molto più bello.

    Graficamente il gioco è quello che è, ma in generale soddisfa, soprattutto nei filmati di incredibile qualità grafica. Il comparto tecnico è pulito e senza problemi di sorta, e meno male.

    Il sonoro è qualcosa di incredibile. Meguro sei riuscito a creare una colonna sonora epica e dinamica, mischiando stili allegri e upbeat come in Sings of Love, passando da musiche più oscure e twistate come A New World's Fool, che trasmette follia e mania, a pezzi di epicità incredibile, solenni e ben realizzati, come Genesis, The Almighty e I'll Face Myself.
    Le musiche di battaglia, Reach Out to the Truth e Time to Make History sono upbeat, dinamiche ed energizzanti, in grado di rendere gli scontri ancora più spettacolari, mischiando alla perfezione il sonoro con le acrobazie, le animazioni e le voci dei personaggi.
    La colonna sonora di Persona 4 è un livello altissimo in grado di imporsi su tutte quelle ost più "rpg classico", un primo esempio di rottura di canoni, come anche Persona 3, The World Ends With You...
    Composizioni che reputo più belle di alcune più tradizionali, per quanto valide. Insomma, l'innovativo vince sul classico, donando melodie in grado di rimanere anche tali insieme al pop e all'upbeat.
    Il doppiaggio è qualcosa di sublime e perfetto. E parlo con un certo interesse alle spalle; il mondo dei doppiatori è un mondo che mi appassiona, che mi intriga. Non mi reputo un esperto, quanto più un fan. Il mio doppiatore preferito, Yuri Lowenthal, doppia Yosuke, uno dei miei personaggi preferiti, in cui mi rivedo TANTISSIMO. Comunque, la performance di Yuri è stata perfetta, espressiva e carica di energia per nulla forzata. E posso dire lo stesso di Erin Fitzgerald, che mi piace molto di più come Chie. Ma posso dire lo stesso di tanta gente, Sam e Eden Riegel, Troy Baker, Jhonny Yong Bosch, Amanda Winn Lee e tanti tanti altri. Delle voci incredibili per tutti i personaggi, badass quando necessario, umani quando serve. I miei doppiatori preferiti si sono proprio superati, divertendosi e chissà, magari empatizzando un po' con il proprio ruolo. Comunque, si vede la passione e l'impegno che hanno messo, soprattutto nei dietro le quinte. Troy Baker stesso dichiarò di aver capito che i videogames sono più che semplice intrattenimento dopo aver doppiato Kanji, se ricordo bene.

    E adesso, parliamo dell'ultimo punto.
    Ovvero l'impatto emotivo.
    Persona 4 mi ha toccato il cuore in numerose occasioni, facendomi piangere, stupendomi e facendomi ridere con maestria.
    È riuscito a vincere anche in questo punto, guadagnandosi per me il titolo di capolavoro. Complimenti Atlus, complimenti...
    Ma aspettate, c'è di più. Una piccola rivelazione che spero sia inaspettata per chi mi conosce. Ho scavato un sacco nella lore del gioco, mi ha fatto pure interessare alla mitologia giapponese XD
    Ho empatizzato un sacco con i personaggi, ho amato ogni singolo momento dell'avventura.
    Vorrei solo dirvi che Persona 4 Golden è diventato in "poco" tempo il mio videogioco preferito, arrivando in punti del mio cuore che nessuno aveva mai toccato prima.
    Un gioco che è stato in grado di ferirmi e aiutarmi, che mi ha portato a riflettere pure sulla mia stessa vita, sulla verità. Ma anche sul valore dei legami e degli affetti. È stato in grado di cambiare il mio modo di pensare, di diventare il gioco che fa per me. Ha avuto un impatto diretto sulla mia persona, riflessivo ed emotivo. In poche parole, ha vinto il mio cuore e la psiche. E lo dico e lo ripeto, Persona 4 è uno dei migliori videogiochi di sempre, per me di gran lunga superiore a Persona 3, che avrà anche il protagonista apatico, ma non ha un sacco di profondità e tematiche che questo titolo possiede e sfoggia.
    E se per l'occasione ho deciso di sfoggiare il voto più alto della mia scala, ovvero 9.8, un motivo ci sarà.
    Ma ehi, forse sono solo io che ci metto troppo cuore.
    Vi dirò, non mi dispiace affatto.
     
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    Sono pienamente d'accordo con te!
    Io ho visto l'anime, ma la trama è sempre quella, quindi qualcosa riesco a dire XD
    La trama è qualcosa di magnifico, spettacolare.
    I personaggi sono i personaggi PIU' BELLI che io abbia mai visto in un RPG/anime. Non ho altro da dire.
    Le OST sono fantastiche, una sinfonia per le orecchie.
    Al doppiaggio non so cosa dire, visto che ho visto l'anime in giapponese.
    Però, (a parte che anche in giapponese i doppiatori erano magnifici) lo conosco il doppiaggio inglese, e posso dire che è davvero magnifico stra-stupendo ecc.
    Persona 4 è davvero una storia che ti entra subito nel cuore, magnifica e stupenda.

    *sigh* Ora mi manca l'anime.... RIDATEMELOOOOOOOO! :cry1: :cry1:

    Magari una mini-recensione sull'anime la faccio, visto che questa era solo un commentuccio.
     
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  7. alister
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    Madonna Lux, leggendo questo tuo commento così sentito ho ancora più voglia di gettarmi in questa avventura. Per ora non posso dire altro che questo, ma davvero dalle tue parole si evince quanto il gioco ti abbia colpito nel profondo.
     
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    Io ho pianto di nuovo leggendo le tue parole, Luxy.
    Il bello è che l'ho fatto sentendo Smile, già che c'ero. Una cascata di feels micidiale.
    Si notava che Persona 4 avrebbe fatto proprio tanto breccia nel tuo cuore, ma nemmeno io mi aspettavo così tanto!
    Una recensione davvero...ricca di feels.
     
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  9. alister
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    Oggi ho finito Persona 4 Golden. Tra caldo, stanchezza e cose da fare, temo di non essere riuscita a dire neanche un quarto di quanto avevo da dire, ma ci tenevo a lasciare un mio contributo a caldo. Per la questione confronto con P3, o altre tematiche più precise, mi esprimerò in futuro negli altri topic!

    Sin da quando ho preso in mano la Vita e ho iniziato questa avventura, mi sono ritrovata catapultata dentro ad Inaba e alle sue atmosfere uggiose: proprio come capita ai protagonisti, sono stata letteralmente trascinata dentro allo schermo da un ritmo incalzante sin dalle battute iniziali, che mi ha tenuta incollata alla console per ore e ore, facendomi fare le notti in bianco più di una volta senza che neanche me ne accorgessi.
    La trama conquista sin dall'inizio e non delude mai: non si tratta di una storia che colpisce per singole scene, quali plot twist inaspettati o risvolti drammatici, quanto piuttosto per la sua profondità e la sua completezza. Dico profondità perché Persona 4 è un gioco che si basa su temi in grado di far riflettere, oltre che intrattenere, sia che si tratti di quelli individuali – le storie dei singoli personaggi che imparano a confrontarsi onestamente con sé stessi e ad accettarsi per quelli che sono – sia di quelli universali, che emergono man mano che si avvicina alla conclusione, e che si rivelano altrettanto importanti e degni di attenzione. Completezza, invece, perché quella di Persona 4 è una trama in grado di abbracciare mille e più sfaccettature: i toni sanno essere ora gravi, ora leggeri; momenti angosciosi si alternano a quelli divertenti, così come la vita scolastica si avvicenda a quella nel mondo della TV. Si piange, si ride, si riflette, si fanno congetture; si combattono letteralmente i propri demoni, si esplorano dungeon creati dall'inconscio di chi vi è imprigionato, si conquistano nuovi poteri maturando interiormente come individui; ma, allo stesso tempo, si organizzano festival studenteschi dal dubbio successo, si partecipa a gite dai risvolti tragicomici, si improvvisano performance musicali, così come cene che rischiano di mandare qualcuno all'ospedale. Si tratta, insomma, di una storia che cattura il giocatore e lo appassiona, regalando una vasta gamma di emozioni che ricoprono a 180° gradi le varie sfaccettature della vita e che lasciano davvero il segno a poco a poco.

    Tutto questo è reso possibile da un cast indimenticabile: e il mio contributo a questo proposito mi sembra quanto mai accessorio, perché stento a trovare qualcuno che non etichetti questi personaggi come profondi, verosimili e unici. Ognuno si può riconoscere in loro e nei loro problemi e, oserei dire, anche crescere a sua volta vedendoli maturare così tanto mentre affrontano le loro paure, i loro difetti, le loro mancanze. Credo che i miei preferiti siano Yosuke e Naoto, se proprio devo scegliere, ma si tratta di una scelta puramente soggettiva, perché tutti godono di una complessità e di uno spessore davvero rari, tanto che, giocando, mi è sembrato davvero di avere a che fare con persone in carne ed ossa, e mi sono sentita più membro del loro gruppo che spettatrice.
    Non solo i party member presentano questa caratterizzazione, ma anche tutti i personaggi secondari, sia che essi siano legati alla trama principale, come Nanako e Dojima, sia che si tratti di social link. Gli antagonisti non sono da meno: presentano personalità complicate ma solide, e i loro monologhi sono ancora una volta in grado di far riflettere il giocatore più di quanto non capiti di solito.

    L'esperienza di gioco è resa ancora più coinvolgente dall'eccellente comparto sonoro: la soundtrack è qualcosa di meraviglioso. Conoscevo e apprezzavo già Meguro e il suo stile, ma trovo che qui si sia davvero superato, componendo una colonna sonora ricca di tracce memorabili, che entrano in testa sin dal primo ascolto. Sullo stesso livello è il doppiaggio, che vanta grandi nomi che qui hanno dato davvero il meglio, rendendo ancora più tridimensionali i personaggi a cui prestano la voce, due su tutti Yuri Lowenthal e Johnny Yong Bosch.

    Passando al gameplay, non ho davvero nulla da dire: venendo da Persona 3, ho trovato tutto incredibilmente migliorato in ogni ambito, primo tra tutti quello di esplorazione e combattimenti. I dungeon sono tutti estremamente variegati, ben distinti tra loro per design e OST, e nessuno mi è mai venuto a noia, complice il numero contenuto di piani che presentano. Tutte le dinamiche di gameplay sono state affinate, rendendo il tutto più fluido e facendo di Persona 4 un JRPG in grado di essere dinamico e mai noioso nonostante i turni. Non mi sono mai annoiata giocando a P4, al contrario, le ore di gioco sono letteralmente volate, sia che esplorassi dungeon, sia che mi dedicassi ai social link.
    E a proposito dei social link, ribadisco che li ho trovati estremamente curati: ho apprezzato in particolare il fatto che, questa volta, fosse possibile formare social link con i membri del party, oltre che con altri personaggi chiave della trama. Questo mi ha permesso di affezionarmi ancora di più a questi personaggi e di vivere alcuni momenti della storia con ancora più partecipazione.
    Oltre ai social link, il gioco offre anche tante altre attività, tanto che ci si ritrova letteralmente sommersi dalle cose da fare: lavori part-time, libri da leggere, hobby da coltivare, ristoranti e negozi in cui recarsi… Il tempo davvero non basta per fare tutto. E, se devo trovare un'unica pecca al gioco, è quella di non permettere di fare niente la sera quando si passa il pomeriggio nel mondo della TV, perché personalmente mi ha dato l'impressione di perdere del tempo, davvero prezioso visto il quantitativo di cose da fare.

    Per il resto, per Persona 4 ho solo elogi, nient'altro. E' stato capace di catturarmi come pochi altri giochi, e decisamente più di quanto mi aspettassi: si tratta di uno di quei rari giochi in grado di farti davvero dimenticare il mondo esterno, una volta accesa la console, e così è stato per me fino alla fine, quando sono giunta ai titoli di coda con i lacrimoni per tutte le emozioni che mi ha regalato in queste ottanta ora. E' stato un gioco difficile da finire, perché non volevo salutare i personaggi a cui mi sono così tanto affezionata, e neanche il gameplay così godibile; per fortuna, so che ci sono un paio di spin-off e di anime che mi aspettano, e quindi quello a Yu, Yosuke, Chie, Yukiko, Kanji, Rise e Naoto è solo un arrivederci. Anzi, a dirla tutta, se non avessi un trilione di altri giochi da fare, già avrei voglia di ricominciare da capo P4 per rivivere tutto da capo con la stessa passione.

    Concluse le mie opinioni, vorrei aprire una piccola parentesi in appendice per quanto riguarda la versione che ho giocato, il Golden: ritengo che si tratti di molto più di un porting. Le aggiunte sono davvero tantissime e tutte valide: si parla di tanti nuovi eventi, di nuove feature di gameplay, di nuovi social link assai centrali per la trama, di una ricchissima sezione di extra… In più, il formato portatile si è rivelato ottimale per me, permettendomi di giocare con ancor più coinvolgimento. Perciò, per quanti avessero la possibilità di scegliere, consiglio in toto Persona 4 Golden, che per me può essere meritevole di essere (ri)giocato anche da chi avesse già giocato alla versione PS2.
     
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  10. fantasy`
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    Davvero una bella recensione, Ali!
    Non posso che concordare con le tue parole, e sono felice che anche tu abbia apprezzato così tanto questa perla!
     
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    Mi è piaciuta davvero un sacco questa recensione, Ali! E hai ragione a dire questo
    CITAZIONE
    per me può essere meritevole di essere (ri)giocato anche da chi avesse già giocato alla versione PS2.

    Infatti, appena prenderò Vita credo proprio che pure il Golden sarà mio. Non vedo l'ora! :shi:
     
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    Ottima recensione Ali, davvero!

    Non mi stancherò mai di ricordare quanto abbia apprezzato l'avventura, e come ritenga Persona 4 Golden un capolavoro, in grado di portare al passo coi tempi un sistema di gioco che non metto in dubbio all'epoca avrebbe spaccato.
    E niente, best Persona, c'è poco da fare.
     
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  13. Toro Thames
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    Sono contento che ti sia piaciuto così tanto Ali!
    Solo una cosa non va bene.
    Negli "arrivederci" ai personaggi di P4 (che rivedrai sicuro considerando quanto Atlus stia lucrando su quel titolo :asd: ) hai dimenticato il mitico Teddie. Vergogna, è tra i migliori personaggi di quel party.
     
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  14. alister
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    CITAZIONE (Toro Thames @ 17/7/2015, 10:21) 
    Sono contento che ti sia piaciuto così tanto Ali!
    Solo una cosa non va bene.
    Negli "arrivederci" ai personaggi di P4 (che rivedrai sicuro considerando quanto Atlus stia lucrando su quel titolo :asd: ) hai dimenticato il mitico Teddie. Vergogna, è tra i migliori personaggi di quel party.

    ...Hai ragione. Povero Teddie, me ne sono dimenticata solo perché è un orso :asd:
     
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    Finalmente posso anche io esprimere un parere su questo magnifico gioco! :shi:

    Trama: Una perla del genere JRPG indubbiamente, all'inizio può non apparire così appassionante, le cutscene iniziali possono sia incuriosire sia annoiare e alcuni potrebbero sentire odore di "già visto". Al contrario di questi ultimi, l'ho apprezzata proprio per la sua originalità sempre più rivelata, nonché per la grande profondità che raggiunge in molti punti; "ricerca" e "verità" sono senza dubbio le parole chiave di questa storia, non solo di ciò che si nasconde dietro al caso che ci ritroveremo a risolvere, ma anche dei veri sé stessi dei protagonisti, e perché no, anche del nostro vero "io".
    Ho adorato i riferimenti alla mitologia giapponese sia nei Persona dei protagonisti sia a degli eventi parecchio spoiler che, ahimè, devo stare attenta a citare.
    [spoiler_tag] Spoiler true ending [/spoiler_tag] E sì, parlo dei due Sagiri, di Yomotsu Hirasaka e di quella maledetta troia di Izanami.

    Pur non essendo esperta, dopo aver finito il gioco non ho potuto fare a meno di informarmi un po' dappertutto e, personalmente, trovo questi riferimenti molto ben inseriti!
    Ammetto che alla fine, dato il fatto che tutti i boss da quello di Void Quest in poi - Shadow Naoto esclusa - fossero tutti dei potenziali boss finali dati i sospetti che ricadevano su di loro, stentavo quasi a crederci che l'avventura fosse veramente finita. :asd:

    Personaggi: Assolutamente il punto più forte del gioco. Un cast composto da adolescenti (e un orso) con una caratterizzazione profonda, mai banale e solida, e questo vale sia per il gruppo in sé, sia per i singoli caratteri.
    Ho adorato l'inserimento degli Shadow Self di questi, raramente in un videogioco (ma anche in una storia qualsiasi) i lati oscuri dei personaggi vengono mostrati in questo modo. E se c'è una cosa che mi ha fatta impazzire, è il fatto che i Persona si ottengono proprio sconfiggendoli, perché è accettando noi stessi per chi siamo veramente il modo per la quale possiamo diventare invincibili, sia nella vita vera sia in un mondo parallelo al nostro nascosto all'interno della TV.
    Inoltre, è stato molto interessante scoprire sempre di più dei personaggi tramite i Social Link molto profondi e i quali fanno ricredere su alcuni che di primo impatto possono dare un'impressiono non molto positiva, ma alla fine non si potrà fare a meno di adorarli.
    Pure i personaggi secondari riescono a reggere più che degnamente il confronto con il cast principale, non solo Dojima e Nanako e il loro, talvolta, burrascoso legame padre/figlia, ma anche coloro che troveremo a scuola, al nostro lavoro part-time o in giro per strada. Tutti nascondono qualcosa, tutti sono da scoprire.
    Per quanto io abbia adorato tutto il cast, mi sento in dovere di fare delle menzioni speciali: Yosuke, Rise, Kanji e Naoto sono senza dubbio quelli che più mi sono entrati nel cuore.

    Gameplay: Ho giocato al predecessore Persona 3, personalmente trovo P4 decisamente più avanti e con meccaniche, seppur simili, molto più dinamiche e divertenti.
    L'esplorazione ora è molto più leggera, ci ritroveremo davanti a dungeon non solo dal bel desing e dalle belle ost, ma anche di otto-nove-dieci piani (alla faccia dei duecento e passa del Tartarus :asd:) dove le battaglie contro gli Shadow non annoieranno mai, anche grazie a qualche aggiunta sparsa qua e là della versione Golden.
    Il livellaggio potrebbe parere stressante all'inizio, ma personalmente non mi sono mai stufata e, grazie alle Golden Hand, a volte far raggiungere ai personaggi il livello desiderato non è assolutamente complicato.
    Una cosa che ho notato, a differenza di P3, è che i soldi li esci vengono spesi molto di più e spesso mi sono ritrovata in bancarotta, niente che una sana serie di battaglie per il dungeon più recentemente sbloccato non possa risolvere. XD
    Al di fuori della TV, la vita a Inaba non è mai statica e ci sono moltissime cose in più da fare oltre ai Social Link! Dato che le statistiche non di battaglia sono cinque e non più solo tre, si è certamente propensi a passare i pomeriggi piovosi a farle salire per sbloccare nuovi SL e altro ancora.

    Grafica: Assolutamente niente da dire. La trasposizione PS2 -> PSVita è molto ben fatta e fluida nel Golden (considerando che ho sentito più di una lamentela riguardo la grafica per la console di sesta generazione).
    Molto espressivi i modelli dei personaggi, molto ben curato l'aspetto dei dungeon, pollice in su anche per le cutscene in stile anime!

    Colonna sonora: Anche qui, rispetto a Persona 3, siamo avanti anni luce. Fin dall'inizio le OST catturano ed entrano subito in testa con il loro stile energico, a volte più scatenato come nelle battle theme e altre volte un po' più rilassato come nelle theme mentre si è in giro per la città o a casa.
    E a proposito, ho amato alla follia tutte le battle theme, non solo le due di base ma anche le boss theme (I'll Face Myself è ormai una colonna sonora pure della mia vita) e, se proprio dovessi scegliere una OST preferita in assoluto, direi certamente quella pre-boss finale: Mist, un tripudio dinamico di chitarre ed emozioni, tutto in perfetto stile Persona 4.
    Non mancano di certo le OST che si possono ascoltare nei Social Link o nei momenti di tensione o tristezza, le quali toccano il cuore e commuovono accompagnando degnamente le scene.

    Longevità: Ottima, perfetta oserei dire per un gioco come questo. La sola, magnifica trama durerà sulle 70-80 ore, mentre impegnandosi al cento per cento si arriverà a oltre cento ore di puro divertimento e pure emozioni!

    Conclusione: Persona 4 è un titolo che ogni possessore di un emulatore PS2 o di una PSVita dovrebbe giocare. Un'avventura indimenticabile, che mi dispiace molto aver concluso in poco più di un mese e per la quale non ringrazierò mai abbastanza il mio ragazzo per avermela prestata! :shi2:
    Oh e, come se non bastasse, si è guadagnato una posizione nella mia Top 5 di videogiochi, anche se ancora devo decidere dove collocarlo di preciso. Chissà, se riflettessi un pochino di più considerando tutto ciò che rende questo gioco magnifico, potrebbe anche raggiungere facilmente la top 3!

    Edited by Kurai Hikara - 28/9/2015, 15:50
     
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22 replies since 4/3/2014, 18:19   568 views
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