[Final Fantasy XIV] Eorzea's Tales!

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  1. Lux PKK
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    Il Fuorilegge

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    A distanza di due anni dall'ultimo post su questo topic (sul serio...?) mi sento in dovere di riscriverci.
    Probabilmente non interesserà a molti, diamine, l'interesse per il gioco è calato di brutto in questi anni, ma io ci devo scrivere qualcosa lo stesso, perché il cuore mi dice di farlo. E perciò sarò maledettamente sentimentale e molto sincero, oltre che molto confuso. Mi scuso già XD

    Mi è capitato di sentirmi domandare quale fosse il mio Final Fantasy preferito, e non farò giri di parole per dirvi che il XIV è sempre stato tra questi, al pari di pilastri come FF9 e FF6, ma ovviamente non manco di specificare il fattore "cheating" della risposta: XIV è un MMO, un gioco arricchito dalle proprie esperienze, il proprio modo di giocare, è chiaro che la formazione di un legame affettivo è semplificata rispetto agli altri titoli della saga.
    Ma è innegabile che quello che provo per FFXIV non lo provi per nessun altro gioco, e ci sono veramente tanti, tantissimi motivi.

    Esplorando le terre di Eorzea, non ho solo ucciso mostri, sconfitto boss e fatto gil, no. Non mi sono arricchito solamente nelle tasche (virtuali, si intende, perché quelle reali si svuotano ogni mese di gioco) ma nel cuore.
    Final Fantasy XIV è la terra in cui tutto è iniziato, il luogo in cui mi piace dire che è iniziata la trama nella mia vita, uno dei protagonisti dell'estate più memorabile di sempre: 2013.
    Ammazzandomi nei periodi di beta test, non potevo proprio immaginare cosa sarebbe successo nel corso degli anni, quanto sarebbe avvenuto e in che modo.
    Nel corso degli anni di gioco, ho avuto modo di provare numerose esperienze, roba più in game come la mia prima Free Company, l'ingresso in una gilda immensa, il ritorno alle origini... la soddisfazione di aver raggiunto l'endgame la prima volta... la Relic, quella Curtana che mai dimenticherò, la prima Darklight... Il primo boss high level battuto insieme, le grida di gioia, di dolore, le bestemmie e le lacrime per destreggiarsi in un mondo fatto di azzardi e tank buster.
    Ma c'è stata anche roba più "meta", più interiore. Fughe d'amore, cazzeggio con gli amici, immersioni più o meno pericolose (il giorno prima di un esame di debito al liceo, persi tutta la giornata prima a giocare al gioco, ma questa è una storia per un'altra vita)... litigi, riconciliazioni, blacklist, inviti, matrimoni...
    Per non parlare dei tanti successi e degli equivalenti errori, che mi hanno aiutato a crescere sia come giocatore che un po' anche come persona, perché se fuori dal gioco ti comporti da idiota, lo farai anche in game, e quando capisci che stai sbagliando nella vita, comportandoti male, già che ci sei riguardi anche come stai sbagliando in gioco.

    In sostanza, è un gioco che mi ha dato tante, ma tante soddisfazioni, e non esagero quando dico che tra queste ce ne sono state anche di vita, come vi ho spiegato poco sopra.
    Quando leggerete questo pezzo, in molti penserete "seh, addirittura", ma chi mi dice che non ci siate passati anche voi, in un altro cielo, in un altro modo?
    Grazie a FFXIV ho stabilito relazioni e ne ho cementate altre, e questo è fondamentale, sia per godersi il gioco, sia per rendere le giornate meno noiose, no?

    A distanza di quattro anni sento di amare ancora questo gioco come la prima volta, e per quanto possa allontanarmi temporaneamente, mai lo farò in via definitiva, perché una parte della mia anima, un mio horcrux, è lì dentro e ci rimarrà finché durerà.

    Ma oltre al gioco in sè, cos'altro mi tiene collegato a FFXIV in maniera così intensa? La risposta è semplice: gli amici.
    Perché andiamo, questo titolo varrebbe per me almeno meno della metà se non l'avessi gustato in compagnia delle persone giuste. E sì, anche di quelle non giuste, ma è normale no?
    Se custodisco con gioia i ricordi come la beta del 2013, la prima scalata verso l'endgame, i farming fino a tarda ora, cambiare Free Company alle 6 di mattina, il day one di Heavensward... è solo grazie alle persone con cui so di poterli condividere, che sento di dover quasi ringraziare, per essere state con me, per avermi sopportato quando ho sbagliato, sostenuto nel giusto e accompagnato in tutte le sfumature di questa magica avventura.
    Sì, è vero, ci sono stati anni migliori di altri, sia per contenuti che esperienze di gruppo (onestamente il periodo seconda metà del 2016 lo dimenticherei volentieri, ma ehi, tutto fa brodo) ma nel complesso, tutto sommato, non rimpiango nulla. Tutto succede per un motivo, no? Anche le cose infelici, giusto?

    Nel corso degli anni tante cose sono cambiate, è innegabile. Ho cambiato razza, sono un Roegadyn adesso. Strano eh? XD
    Sono tornato Dark Knight! Sempre indeciso io, eh?
    Sono cambiati i contenuti, è cambiata la testa di Square Enix, che ha capito dove ha sbagliato e ha sistemato, ma ha errato altrove, è cambiata la community, il meta. Ci credete che adesso il Paladin è dio?
    Sono cambiate le circostanze, sono cambiate anche le persone con cui condivido tutto questo (forse il parametro più mutevole, e sicuramente il cambiamento che più mi tocca) ma il cuore di tutte le mie esperienze è rimasto immutato: giocare per divertirsi in compagnia, come realizzai a inizio 2015.

    A rileggere questo topic, mi mette immensa tristezza sapere che siamo rimasti in pochi quelli che ancora manifestano questi sentimenti smielati per il quattordicesimo Final Fantasy, ma quanto successo rimane comunque un tesoro, e i ricordi, finché li tieni con te, non moriranno mai.
    Sì, è vero, non tutti i cambiamenti mi rendono felice, ma è innegabile che l'importante sia ciò che è successo.
    E poi uno può sempre sognare un ritorno in grande stile dell'era d'oro, per quanto improbabile, no?

    In sostanza, preso dai feels, vi posso dire che la mia esperienza sul XIV è stata molto molto variegata, come del resto quella di chiunque gioca da così tanto.
    Successi e insuccessi, litigi e legami, errori e risoluzioni.
    Persone che vanno, e che piangi, persone che tornano, e piangi anche loro. E anche gente che rimane, e piangi anche per loro perché sei grato di avere una FC così bella.
    Persone che incontri una volta e che speri di non ritrovare più, persone la cui compagnia non è affatto piacevole.
    Persone che volevi conoscere di più, persone con cui ti senti ogni tanto perché va bene così.
    Boss facilissimi, boss difficili. Boss noiosi, boss spettacolari.
    Patch notes ricche, patch notes povere.
    Ma ehi, è proprio questo che lo rende speciale, no?
    Ed è spontaneo domandarsi... è questo che lo rende speciale anche a loro?
    Chi gioca ancora, prova quello che provo io?
    Chi non gioca più, non è che si è dimenticato quanto ha passato su Eorzea?
    Chissà.

    E così chiudo questo post, dicendo a chiunque vorrà leggerlo grazie.
    Se sei una persona che non gioca più, sappi che ti penso ancora, e non smetterò mai di farlo.
    Se sei una persona che mi accompagna ancora in questo viaggio, sappi che te ne sono grato.
    Se sei una persona che non mi è andata proprio a genio, beh, mi dispiace.
    Se sei una persona curiosa di conoscere il gioco, le porte sono sempre aperte.
    Se non lo sopporti più, mi dispiace, ma ognuno è libero di provare ciò che vuole.

    Oh, e per la gioia di nessuno chissà, magari scriverò ancora in questo topic. Anche se sarò il solo.
    Lo farei più per una questione di fedeltà, che per far leggere le mie esperienze (ben venga l'interesse).

    Perché quei fili invisibili io li vedo ancora.

     
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46 replies since 21/3/2014, 22:45   1155 views
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