Votes taken by Kuraisu

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    Molto brava, Ayesha è proprio waifu :shi:
    (e anche il set con Yukari mi piace molto)
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    Vedo che i miei sticker su Telegram con "I don't want to feel that feel anymore" riguardo a Mercedes e Ingway non sono serviti a niente, maledetta strega senza cuore. :cry1:
    Già da quando ho letto dei due che si riunivano in allegria, ho previsto tutto. Tra le tre coppie canon di Odin Sphere, sono stati proprio loro a non avere un happy ending e questo mi ha veramente distrutta nell'animo.
    L'unica consolazione, se così possiamo definirla almeno, è che dopo la morte non ci sarà nient'altro a poterli separare...

    Comunque la fanfic è molto toccante e scorrevole, sei stata brava! Questi due grandiosi personaggi meritano decisamente più attenzione <3
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    Ubi tu Sol, ibi ego Luna
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    Non potevano mancare le mie, di richieste :shi: Per le waifu ho già preparato questa, quest'altra, quest'altra qua e quest'altra qui.
    Per gli husbandi vado sul sicuro con lui ed Egli.
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    Finally!

    Nickname: Kuraisu
    RPG1: Odin Sphere. Mi va bene chiunque anche se preferirei Gwendolyn o Mercedes per i singoli e per le coppie Oswald/Gwendolyn o Ingway/Mercedes.
    RPG2: Fire Emblem. Per Awakening mi piacerebbe una bella Lucina o un bel Inigo, per Fates Hinoka, Hana, Silas o Xander/Corrin.
    RPG3: Final Fantasy. Classico dei classici, per i personaggi sarei contentissima di vedere una Terra, una Aerith o qualcosa legato ai Moguri. Se volete fare qualcosa di shipposo vi consiglierei di andare su Gidan/Garnet, Steiner/Beatrix, Snow/Serah, Hope/Lightning, Aymeric/Lucia, Estinien/Iceheart o Thancred/Yshtola. Potete anche fare Cloud/Aerith anche se li ho avuti come regalo per tre anni di fila, basta che li accompagnate a qualcun altro. :aww:
    RPG4: Tales of. Mi limito a elencare e basta perché non ho preferenze particolari... O quasi. Comunque: Natalia, Tear, Luke/Tear, Leia, Alvin, Alvin/Leia, Hisui/Lithia.
    RPG5: Kingdom Hearts. Altro classico: Sora/Kairi/Riku, Xion, Axel/Xion, Naminè, Riku/Naimè, Axel/Roxas/Xion, Terra/Ventus/Aqua.
    RPG6: Persona. Se volete fare qualcosa di scontato proseguite con Rise o Haru (quest'ultima se siete grafici, ovviamente), le alternative sono Yukiko, Naoto, Yukiko/Chie, Yosuke, Yu/Yosuke e per il 3 Minato/Aigis, Mitsuru o Fuuka con la treccia di Ultimax, a meno che per quest'ultima il vostro lavoro non sia una fanfiction. :asd:
    Dove vi posso contattare privatamente (MP, Facebook, Telegram, ...): Telegram è l'ideale
    Siete disposti a lavorare su qualunque argomento o solo su ciò che conoscete bene? (questo mi permetterà di creare gli accoppiamenti più facilmente): I miei regali sono solo e unicamente fanfiction, quindi posso lavorare solo su fandom che conosco bene!

    Edited by Kuraisu - 27/10/2016, 20:42
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    Abbiamo qui i saldi PSN di Ottobre (fino al 19)!


    PS4
    Fairy Fencer F: Advent Dark Force (34,99€)
    Final Fantasy XIV: Bundle ARR + HW (24,99€)
    Final Fantasy XIV: A Realm Reborn - Collector’s Edition (26,99€)
    Final Fantasy XIV: Heavensward (21,99€)
    Final Fantasy XIV: Heavensward - Collector’s Edition (35,99€)
    Grand Kingdom (24,99€)
    Megadimension Neptunia VII (29.99€)
    Odin Sphere Leifthrasir (34,99€)
    The Witch and the Hundred Knight: Revival Edition (14,99€)

    PS3
    Argarest: Generations of War 2 (10.99€)
    Argarest: Generations of War Zero (7.49€)
    Borderlands GOTY Edition (6,99€)
    Borderlands 2 (6,99€)
    Borderlands 2 Ultimate Edition (12,99€)
    Borderlands the Pre-Sequel (14.99€)
    Fairy Fencer F (9.99€)
    Muramasa Rebirth (12.99€)
    The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel (19.99€)
    The Witch and the Hundred Knight (11.99€)

    PSVita
    Muramasa Rebirth (12,99€)
    Muramasa Rebirth Complete Collection (14,99€)
    Mind Zero (12.99€)
    Odin Sphere Leifthrasir (19,99€)
    Ray Gigant (14,99 €)
    The Legend of Heroes: Trails of Cold Steel (19,99€)
    Ys Memories of Celceta (12.99€)
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    Riassunti spoiler di ciascuna storia di Odin Sphere!

    Gwendolyn
    Ma chi è questo? Non lo voglio vedere.
    Va bene padre, fate di me quello che volete... Ma no, lui è mio nemico! Non lo amerò mai!
    È mio marito, ma gli fregherò l'anello a me donato per darlo a mio pad... Oh no, ho fatto una cazzata! Nemico mio, ti amo e voglio stare con te per sempre <3


    Cornelius
    Mi state dicendo che la mia è una famiglia di stronzi? :bu:
    DOVE SEI VELVETTTTTTTHHH?


    Mercedes
    AAAAAAAAAAAAAAAAAH!
    Oh no, mio cugino è un bastardo, ma posso cacciarlo via! Sì, ce la posso fare!
    AAAAAAAAAAAAAAAAAAH, UN ROSPO CHE SCHIFO!
    Oh ma in realtà è un principe ed è pure figo : D ASPETTA NON TE NE ANDAREEEEEEE!


    Oswald
    Io uccido.
    Che bella Gwendolyn <3
    E comunque chi me la tocca morirà squartato dalla mia spada.
    Amore mio non vedo l'ora del tuo risveglio <3
    E non solo squartato, ma anche decapitato.
    Sei bellissima, voglio vedere il mio riflesso nei tuoi bellissimi occhi angelo mio <3


    Velvet
    "Ciao a tutti, sono Ingway e voglio fare casino!"
    INGWAY, NON FARL- *fallisce*


    Edited by Kuraisu - 9/10/2016, 16:00
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    Io l'ho sempre detto che Velvet = Laxy. :sisi:
    Bravissima!
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    Mi dispiace tantissimo perché è da molto che non commento i tuoi lavori grafici. :cry1:
    Gli ultimi set mi piacciono tanto e mi sono letteralmente innamorata dell'immagine a tema Distant Worlds! Plus, un set che mi ha fatta impazzire è uno di qualche mese fa, su un personaggio di Re;Zero che penso tu abbia capito chi sia. :sisi:
    Bravissima comunque!
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    "Ma secondo me la Madonna è waifu" (cit. Lux)
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    Quella fanart non l'avevo mai vista!
    Grazie mille, ottimo lavoro *lancia i biscotti* :love:
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    Ali è svenovese. :sisi:
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    SONO NELLA MERDA. :shi2:
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    Capitolo I

    Introduzione agli alleati già risedenti nella Contea



    Dov’era la Luna? Il Conte non sapeva darsi una risposta dopo quell’insolita visione del cielo notturno. Probabilmente, considerata la mole di faccende che ogni nobile è solito affrontare ogni singolo arco del Sole, si sarebbe scordato presto di quella debole luce scatenata da solo tre stelle; tuttavia, promise a se stesso che la notte seguente avrebbe scrutato un’altra volta il firmamento e, qualora la Luna non fosse tornata, si sarebbe consultato con un astrologo di Saronia.
    Il continuo affluire dei pensieri del Conte fu interrotto da un rumore secco, lo stesso che la notte prima aveva disturbato le sue domande. Frederick aprì le palpebre, sospirando un forte sbadiglio.
    - Mio signore, la colazione è pronta! – esclamò una voce femminile e soave dall’altra parte del muro.
    - Prego Ferisha, puoi entrare – rispose il Conte. Dalla porta entrò una ragazza giovane, con un abito da cameriera, i capelli raccolti e la corporatura esile con un vassoio tra le mani minute. Dopo essersi inchinata di fronte al letto a baldacchino dalle tende scarlatte dove dormiva Frederick, porse sul grembo di questo il vassoio.
    - Abbiamo per lei dei gustosissimi pasticcini: questi al bordo sono con la crema di cacao, questi con una particolare pasta alle ciliege e quelli in ultima fila sono delle tartellette con frutti di bosco e pastafrolla – spiegò Ferisha, con le dita sottili che si spostavano di continuo per indicare i vari manicaretti.
    - Sembrano deliziosi! Ti ringrazio per avermeli portati – disse il Conte, portandone uno alla bocca, estinguendo l’amara secchezza che la notte lasciava con il loro dolce gusto.
    - Sono contenta che vi piacciano, signore… - sussurrò la cameriera. – Avrei voluto darvi anche delle crepes, tuttavia… - La sua voce smorzata s’interruppe con la stessa grazia con cui parlava.
    - Che succede, Ferisha? Parla pure, non devi vergognarti – la rassicurò Frederick, allungando delicatamente la mano verso di lei.
    - Ho… ho fatto cadere il secondo vassoio… di nuovo! – singhiozzò la ragazza, con le braccia tremolanti e gli occhi arrossiti, quasi sul punto di scoppiare in lacrime. Il Conte prese un respiro profondo, per poi continuare cercare di far tornare il suo timido ma tenero sorriso.
    - Ascoltami, Ferisha, non ti devi preoccupare se sei un po’ maldestra; so cosa avete passato tu e tua sorella Furora prima di arrivare a Saronia, ma ora nessuno vi punirà più per errori insignificanti come questo! – la confortò, con la stessa gentilezza con cui l’aveva accolta. Ferisha si asciugò le lacrime con un guanto e, lentamente, il suo viso stava diventando morbido e asciutto come prima.
    - Vi ringrazio per la vostra saggezza e la vostra cordialità, vi auguro una serena giornata – concluse, inchinandosi un’ultima volta, per poi allontanarsi e chiudere garbatamente la porta.
    Mentre mangiava la sua fastosa colazione, Frederick ripensò al giorno in cui le due sorelle erano giunte a corte: non si presentavano graziose ed eleganti, i loro visi erano sporchi di fuliggine e fango, i loro capelli scompigliati e i loro occhi dal bagliore poco luminoso. Non conosceva precisamente cosa avessero passato prima, sapeva solo che il loro precedente padrone non le trattava per nulla con la stessa saggezza e cordialità che lui mostrava.
    Si sforzò nel tentativo di ricordare il nome di quell’uomo spregevole, ma la nebbia mattutina nei suoi pensieri era ancora fitta e il sapore dei pasticcini non faceva altro che distrarlo.

    ~



    Dopo essersi vestito e aver indossato sulla sua schiena un mantello dello stesso blu riflesso nell’oceano, Frederick uscì dalla sua camera per attraversare il lungo corridoio che la collegava ad almeno un’altra decina di stanze.
    - Poiché l’incontro con lo stratega è fra più di due ore, potrei andare in giro per il palazzo a salutare la gente della mia corte! – esclamò tra sé e sé. Decise, dunque, di dirigersi al piano inferiore, il cui corridoio doveva ancora essere ritoccato dalle pittrici di corte: Vivian e Rialaxy; una volta arrivato, trovò le due giovani donne voltarsi verso la scala da cui giungeva il Conte, che si avvicinava sistemandosi con una mano il colletto della maglia. Al suo cospetto si avvicinavano le due pulzelle: la prima dagli occhi rotondi e gentili, i capelli scuri e una leggera tunica dal tessuto roseo, la seconda dagli occhi, azzurri come il cielo mattutino, più piccoli dell’altra, i capelli del color del grano e dei vestiti turchini, simili a quelli di Vivian.
    - Egregia giornata, mio signore – salutò Rialaxy, inchinandosi portando il pugno destro sul cuore.
    - Buon risveglio, Conte! Volevamo comunicarle giusto oggi che stiamo quasi per finire i dipinti del corridoio – esclamò Vivian, imitando il gesto della compagna.
    - Grandioso, pittrici! Potrei per caso avere l’onore fin da questo momento di osservare le vostre creazioni? – Chiese Frederick, accompagnando la sua parlata con il suo abituale, gentile sorriso.
    - Certamente! – annuì la giovane vestita con le sfumature di uno specchio d’acqua limpida, mentre indicava il primo dipinto: una raffigurazione in pieno tramonto del castello di Saronia, alle spalle del quale si stava per riposare l’ultimo Sole della giornata; le sue mura bianco avorio, le terrazze e gli alberi che lo circondavano erano tutti coperti da una dolce sfumatura di rosso vivo.
    - Magnifico, magnifico! Proprio un bel paesaggio con dei colori splendidi – commentò il Conte, scuotendo lentamente la testa dall’alto in basso.
    - Lasciate che vi mostri il secondo quadro, la cui idea è stata inizialmente mia – disse Vivian, mentre conduceva il dito verso un altro dipinto, la cui sfarzosa cornice era di puro platino e il quale mostrava la stanza di Frederick e, in particolare, un enorme scaffale con, allineati, delle sculture composte dallo stesso prezioso metallo; al lato dell’immagine, la figura del Conte girata all’indietro ammirava l’immensa collezione.
    - Ebbene sì, questo siete voi con la vostra collezione più pregiata di platini! – spiegò Rialaxy.
    - Grandioso! Sono in trepidazione dalla voglia di ammirarne altri! – esclamò il nobiluomo, abbozzando una fastosa risata di soddisfazione; egli era solito, infatti, nella conquista di territori e alleanze, prendersi tutti gli oggetti di platino appartenenti agli sconfitti per semplice gusto da collezionista e per forgiare le armature dei suoi cavalieri con i vasi, gli utensili e altro da egli ritenuto meno interessante.
    - Gli ultimi due dipinti sono in fase di controllo finale, perciò la inviterei a tornare nuovamente per osservare le nostre creazioni in questi giorni – spiegò Rialaxy, prendendo sotto il braccio sinistro due grosse tele.
    - Oltretutto penso si debbano ancora asciugare del tutto… comunque sia, buona giornata Conte; non la deluderemo! – terminò Vivian, con un sorriso che nasceva pian piano, come il bocciolo di un fiore.
    - Serena giornata signorine, vi auguro buon lavoro! – le salutò il Conte, allontanandosi e mostrando un cenno con la mano. Mentre percorreva le scale in solitudine, si rifugiò nuovamente nel mondo dei suoi pensieri; rifletteva su quanto le due pittrici fossero delle collaboratrici eccezionali, sempre in grado di trovare insieme una soluzione senza cadere in litigi. Ammirava la loro amicizia, forse era anche per quello che riuscivano a produrre sempre dei capolavori con i loro pennelli.

    ~



    Nel suo percorrere le scale, s’imbatté in una donna che saliva molto lentamente; man mano che percorreva i gradini, emergevano i suoi setosi capelli color pece, un vestito verde smeraldo e i suoi occhi rotondi.
    - Buon giorno, Conte Frederick – salutò questa, chinandosi in maniera svelta.
    - Phanta, che piacere vederti di prima mattina! Come sta vostro marito? – chiese il Conte, avvicinandosi mentre il palmo della mano destra era ancora appoggiato al manico della scala.
    - Si è svegliato da poco, sono sicura presto lo vedrete in armatura – rispose Phanta. – Mi ha riferito ieri notte che quest’oggi avrete un incontro con Luxian.
    - Esattamente – annuì Frederick. – Siamo insospettiti dal silenzio che ultimamente ha Gallia, potrebbero scatenare un attacco da un momento all’altro.
    - Non vorrei intervenire nelle discussioni di battaglia, io non sono esperta dopotutto, ma non sarebbe azzardato attaccare per primi, ora come ora? – Chiese la donna, preoccupata pur sforzandosi nel mantenere la calma.
    - Ancora non so cosa abbia in mente lo stratega, tra meno di un’ora però io e vostro marito potremmo riferirvi tutto con certezza – spiegò Frederick. – Piuttosto, cambiando discorso… erro, o zoppicate ancora?
    – Sì, come sempre del resto, sono anni che questa ferita mi tormenta – sospirò Phanta, infastidita.
    - Immagino le pene che adesso stiate passando – sussurrò il Conte con dispiacere. - Sarebbe magnifico per me trovarvi un medico esperto, magari conoscitore della magia bianca, che ve la curi completamente in modo da farvi tornare sul campo di battaglia…
    - Non preoccupatevi, ormai ci sto facendo l’abitudine: le battaglie per me saranno solo un lontano ricordo – mugugnò la donna, cercando di nascondere il dolore opprimente. Mesi prima di quanto io vi stia narrando, infatti, Phanta era membro dell’esercito del Conte, non come Cavaliere di Platino ma come combattente libera, conosceva infatti l’arte di abbattere e talvolta uccidere un nemico a mani nude, tramandata da secoli nel villaggio in cui crebbe; tuttavia, durante uno degli scontri allora più recenti, la sua coscia vennero quasi trafitte da una spada nemica e, da quel momento in poi, non fu più in grado di destreggiarsi in battaglia.
    Un rimbombo continuo di campane interruppe improvvisamente l’interazione fra il Conte e l’ormai decaduta lottatrice.
    - La campana di mezzodì: sono in ritardo per l’incontro! – esclamò Frederick, dirigendosi immediatamente verso uno dei piani più alti del palazzo.
    - Buon incontro, mio signore! – gridò amichevolmente Phanta, per poi continuare con la solita lentezza il suo percorso. Quando la sagoma del Conte era ormai sparita, si chiese, come ogni giorno, per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare quei dolori strazianti; sarebbe rimasta per sempre una semplice moglie o avrebbe avuto la possibilità di riscattarsi in seguito a quel tremendo incidente?

    ~



    Frederick aprì la porta con eleganza e pacatezza, nonostante fosse conscio del leggero ritardo. Davanti a lui si mostrò una sala dal pavimento rustico e i muri invisibili a causa delle possenti librerie che contornavano il tutto; gli unici mobili che trovavano spazio erano verso il centro della stanza e si trattavano per lo più di sedie, tavoli e un gigantesco mappamondo al centro.
    In quel momento, poche erano le persone presenti; tra queste, spiccavano in particolar modo Guraro e un giovane uomo, di cui si scorgevano solo i lunghi capelli argentati e una risoluta mano sul fianco, che dava le spalle all’ingresso.
    - Luxian, vi porgo gentilmente il mio rammarico per il ritardo – si scusò il Conte, avvicinandosi al grande tavolo centrale.
    - Non c’è di cui ragionare, mio signore – rispose sobriamente l’uomo, voltandosi verso il suo superiore; in quel gesto, si potevano vedere chiaramente la sua lunga giacca bianca e i suoi occhi cerulei, coperti da un paio di piccoli occhiali.
    - Mi hanno riferito ieri notte che sei intenzionato a fissare un piano di attacco, saresti in grado di spiegarmelo? – chiese cordialmente Frederick, fissando quegli occhi attenti ed enigmatici come lo sguardo di un gufo.
    - Certamente, ma più che un piano d’attacco lo definirei di difesa – iniziò a spiegare Luxian. – Attaccare direttamente Gallia sarebbe un’ipotesi rischiosa, giacché non abbiamo idea dei piani del Marchese; ciò che vi propongo è di migliorare temporaneamente le difese di tutta la Contea, a maggior ragione della città di Saronia.
    - In questo modo saremo pronti a un qualsiasi attacco da parte dei nemici? – chiese il Conte con interesse e attenzione.
    - Esattamente: pensavamo di collocare appositamente dei soldati semplici e dei Cavalieri di Platino in ogni zona abitata della Contea, cosicché alla minima invasione nemica o al minimo allarme di avvistamenti gallici, potremo essere in grado di tenerci pronti – continuò Luxian. – Chiaramente ci servono dei buoni numeri, affinché i Cavalieri possano combattere gli avversari, mentre i soldati corrono nei paesi vicini a spargere la voce, fino a farla giungere alla capitali e a tenerci davvero pronti al tutto.
    - Credi che il numero attuale di persone arruolate nel nostro esercito, considerati tutti i ranghi, sia sufficiente? – domandò Guraro.
    - Considerando che i soldati semplici in tutta la Contea superano il migliaio, che i Cavalieri specializzati contano quasi la stessa cifra e che oltre a Saronia non vi sono città grandi nella Contea, ritengo il numero dei militari come l’ultimo dei nostri problemi – annuì Luxian, abbozzando una risata soddisfatta. Anche Frederick annuì, risoluto e solenne come era solito comportarsi; spettava solo a lui mandare l'ordine e dare inizio al piano di completa difesa.
    - Non indugerò oltre allora, presto la Contea sarà completamente protetta! -


    [spoiler_tag]Ulteriori spiegazioni[/spoiler_tag] Perché ho messo le due maid di Fire Emblem Fates? Semplice: nessuna del PaQ avrebbe approvato lei in questi panni, così ho utilizzato questo ottimo escamotage!
    Ah, e a chi non piace far muovere le truppe? <3
    Ci tengo a questa Fanfic e, anche se dovessi metterci anni, la voglio portare a termine. Mi metterò come obbiettivo minimo almeno un capitolo al mese, ma certe volte potrei anche impegnarmi di più. XD
    Oh e tranquilli, il Conte non sarà l'unico personaggio figo. Ho in mente più di un background madonnoso. :sisi:
    Ah, cercherò di non farli troppo lunghi. Già col prologo ho esagerato...
  15. .
    C'è chi per strada ascolta Rovazzi... e poi ci sono io. :asd:

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