Posts written by Kuraisu

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    Nuovo trailer su Monster Meadow!
    Si tratta di un posto dove i mostri vivono in pace e non sentono il bisogno di attaccare gli umani.



    #news

    Edited by Viv~ - 12/9/2016, 22:24
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    Okay, non riuscirò mai a finire Retaggio. :asd:
    Attualmente la mia unica occupazione videoludica è Final Fantasy XIV! Anche se pensavo di iniziare in questi giorni, appena ritrovo la PSP perduta, una nuova saga...
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    Partendo dal fatto che inizialmente non tutti i Pokémon nuovi annunciati mi coinvolgevano, questa generazione si sta presentando abbastanza bene. :sisi: Spero solo non cada nel problema che molti hanno subito con la quinta, che secondo molti aveva una bella trama ma con Pokémon non all'altezza delle generazioni precedenti; secondo me, ha le potenzialità sia per avere buoni Pokémon, sia una buona trama.
    La fondazione Aether mi intriga molto, in quanto potrebbe anche rivelarsi come antagonista; stesso discorso per le Ultracreature, sono sicura che non tutte (come la 01) saranno una vera e propria minaccia.
    Sono convinta inoltre che Iridio e Lylia siano gemelli, semplici fratelli o cugini e che Samina sia la sorella maggiore di almeno uno di loro, mentre non mi associo a coloro che credono UC01 sia l'assistente nel nuovo professore, al massimo che la creatura sia in grado periodicamente di assumere le sembianze della ragazza o delle persone/Pokémon in generale.
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    Benvenuta! Quoto le domande degli altri. :shi:
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    Ali è svenovese. :sisi:
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    Benvenuta!
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    SONO NELLA MERDA. :shi2:
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    Capitolo I

    Introduzione agli alleati già risedenti nella Contea



    Dov’era la Luna? Il Conte non sapeva darsi una risposta dopo quell’insolita visione del cielo notturno. Probabilmente, considerata la mole di faccende che ogni nobile è solito affrontare ogni singolo arco del Sole, si sarebbe scordato presto di quella debole luce scatenata da solo tre stelle; tuttavia, promise a se stesso che la notte seguente avrebbe scrutato un’altra volta il firmamento e, qualora la Luna non fosse tornata, si sarebbe consultato con un astrologo di Saronia.
    Il continuo affluire dei pensieri del Conte fu interrotto da un rumore secco, lo stesso che la notte prima aveva disturbato le sue domande. Frederick aprì le palpebre, sospirando un forte sbadiglio.
    - Mio signore, la colazione è pronta! – esclamò una voce femminile e soave dall’altra parte del muro.
    - Prego Ferisha, puoi entrare – rispose il Conte. Dalla porta entrò una ragazza giovane, con un abito da cameriera, i capelli raccolti e la corporatura esile con un vassoio tra le mani minute. Dopo essersi inchinata di fronte al letto a baldacchino dalle tende scarlatte dove dormiva Frederick, porse sul grembo di questo il vassoio.
    - Abbiamo per lei dei gustosissimi pasticcini: questi al bordo sono con la crema di cacao, questi con una particolare pasta alle ciliege e quelli in ultima fila sono delle tartellette con frutti di bosco e pastafrolla – spiegò Ferisha, con le dita sottili che si spostavano di continuo per indicare i vari manicaretti.
    - Sembrano deliziosi! Ti ringrazio per avermeli portati – disse il Conte, portandone uno alla bocca, estinguendo l’amara secchezza che la notte lasciava con il loro dolce gusto.
    - Sono contenta che vi piacciano, signore… - sussurrò la cameriera. – Avrei voluto darvi anche delle crepes, tuttavia… - La sua voce smorzata s’interruppe con la stessa grazia con cui parlava.
    - Che succede, Ferisha? Parla pure, non devi vergognarti – la rassicurò Frederick, allungando delicatamente la mano verso di lei.
    - Ho… ho fatto cadere il secondo vassoio… di nuovo! – singhiozzò la ragazza, con le braccia tremolanti e gli occhi arrossiti, quasi sul punto di scoppiare in lacrime. Il Conte prese un respiro profondo, per poi continuare cercare di far tornare il suo timido ma tenero sorriso.
    - Ascoltami, Ferisha, non ti devi preoccupare se sei un po’ maldestra; so cosa avete passato tu e tua sorella Furora prima di arrivare a Saronia, ma ora nessuno vi punirà più per errori insignificanti come questo! – la confortò, con la stessa gentilezza con cui l’aveva accolta. Ferisha si asciugò le lacrime con un guanto e, lentamente, il suo viso stava diventando morbido e asciutto come prima.
    - Vi ringrazio per la vostra saggezza e la vostra cordialità, vi auguro una serena giornata – concluse, inchinandosi un’ultima volta, per poi allontanarsi e chiudere garbatamente la porta.
    Mentre mangiava la sua fastosa colazione, Frederick ripensò al giorno in cui le due sorelle erano giunte a corte: non si presentavano graziose ed eleganti, i loro visi erano sporchi di fuliggine e fango, i loro capelli scompigliati e i loro occhi dal bagliore poco luminoso. Non conosceva precisamente cosa avessero passato prima, sapeva solo che il loro precedente padrone non le trattava per nulla con la stessa saggezza e cordialità che lui mostrava.
    Si sforzò nel tentativo di ricordare il nome di quell’uomo spregevole, ma la nebbia mattutina nei suoi pensieri era ancora fitta e il sapore dei pasticcini non faceva altro che distrarlo.

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    Dopo essersi vestito e aver indossato sulla sua schiena un mantello dello stesso blu riflesso nell’oceano, Frederick uscì dalla sua camera per attraversare il lungo corridoio che la collegava ad almeno un’altra decina di stanze.
    - Poiché l’incontro con lo stratega è fra più di due ore, potrei andare in giro per il palazzo a salutare la gente della mia corte! – esclamò tra sé e sé. Decise, dunque, di dirigersi al piano inferiore, il cui corridoio doveva ancora essere ritoccato dalle pittrici di corte: Vivian e Rialaxy; una volta arrivato, trovò le due giovani donne voltarsi verso la scala da cui giungeva il Conte, che si avvicinava sistemandosi con una mano il colletto della maglia. Al suo cospetto si avvicinavano le due pulzelle: la prima dagli occhi rotondi e gentili, i capelli scuri e una leggera tunica dal tessuto roseo, la seconda dagli occhi, azzurri come il cielo mattutino, più piccoli dell’altra, i capelli del color del grano e dei vestiti turchini, simili a quelli di Vivian.
    - Egregia giornata, mio signore – salutò Rialaxy, inchinandosi portando il pugno destro sul cuore.
    - Buon risveglio, Conte! Volevamo comunicarle giusto oggi che stiamo quasi per finire i dipinti del corridoio – esclamò Vivian, imitando il gesto della compagna.
    - Grandioso, pittrici! Potrei per caso avere l’onore fin da questo momento di osservare le vostre creazioni? – Chiese Frederick, accompagnando la sua parlata con il suo abituale, gentile sorriso.
    - Certamente! – annuì la giovane vestita con le sfumature di uno specchio d’acqua limpida, mentre indicava il primo dipinto: una raffigurazione in pieno tramonto del castello di Saronia, alle spalle del quale si stava per riposare l’ultimo Sole della giornata; le sue mura bianco avorio, le terrazze e gli alberi che lo circondavano erano tutti coperti da una dolce sfumatura di rosso vivo.
    - Magnifico, magnifico! Proprio un bel paesaggio con dei colori splendidi – commentò il Conte, scuotendo lentamente la testa dall’alto in basso.
    - Lasciate che vi mostri il secondo quadro, la cui idea è stata inizialmente mia – disse Vivian, mentre conduceva il dito verso un altro dipinto, la cui sfarzosa cornice era di puro platino e il quale mostrava la stanza di Frederick e, in particolare, un enorme scaffale con, allineati, delle sculture composte dallo stesso prezioso metallo; al lato dell’immagine, la figura del Conte girata all’indietro ammirava l’immensa collezione.
    - Ebbene sì, questo siete voi con la vostra collezione più pregiata di platini! – spiegò Rialaxy.
    - Grandioso! Sono in trepidazione dalla voglia di ammirarne altri! – esclamò il nobiluomo, abbozzando una fastosa risata di soddisfazione; egli era solito, infatti, nella conquista di territori e alleanze, prendersi tutti gli oggetti di platino appartenenti agli sconfitti per semplice gusto da collezionista e per forgiare le armature dei suoi cavalieri con i vasi, gli utensili e altro da egli ritenuto meno interessante.
    - Gli ultimi due dipinti sono in fase di controllo finale, perciò la inviterei a tornare nuovamente per osservare le nostre creazioni in questi giorni – spiegò Rialaxy, prendendo sotto il braccio sinistro due grosse tele.
    - Oltretutto penso si debbano ancora asciugare del tutto… comunque sia, buona giornata Conte; non la deluderemo! – terminò Vivian, con un sorriso che nasceva pian piano, come il bocciolo di un fiore.
    - Serena giornata signorine, vi auguro buon lavoro! – le salutò il Conte, allontanandosi e mostrando un cenno con la mano. Mentre percorreva le scale in solitudine, si rifugiò nuovamente nel mondo dei suoi pensieri; rifletteva su quanto le due pittrici fossero delle collaboratrici eccezionali, sempre in grado di trovare insieme una soluzione senza cadere in litigi. Ammirava la loro amicizia, forse era anche per quello che riuscivano a produrre sempre dei capolavori con i loro pennelli.

    ~



    Nel suo percorrere le scale, s’imbatté in una donna che saliva molto lentamente; man mano che percorreva i gradini, emergevano i suoi setosi capelli color pece, un vestito verde smeraldo e i suoi occhi rotondi.
    - Buon giorno, Conte Frederick – salutò questa, chinandosi in maniera svelta.
    - Phanta, che piacere vederti di prima mattina! Come sta vostro marito? – chiese il Conte, avvicinandosi mentre il palmo della mano destra era ancora appoggiato al manico della scala.
    - Si è svegliato da poco, sono sicura presto lo vedrete in armatura – rispose Phanta. – Mi ha riferito ieri notte che quest’oggi avrete un incontro con Luxian.
    - Esattamente – annuì Frederick. – Siamo insospettiti dal silenzio che ultimamente ha Gallia, potrebbero scatenare un attacco da un momento all’altro.
    - Non vorrei intervenire nelle discussioni di battaglia, io non sono esperta dopotutto, ma non sarebbe azzardato attaccare per primi, ora come ora? – Chiese la donna, preoccupata pur sforzandosi nel mantenere la calma.
    - Ancora non so cosa abbia in mente lo stratega, tra meno di un’ora però io e vostro marito potremmo riferirvi tutto con certezza – spiegò Frederick. – Piuttosto, cambiando discorso… erro, o zoppicate ancora?
    – Sì, come sempre del resto, sono anni che questa ferita mi tormenta – sospirò Phanta, infastidita.
    - Immagino le pene che adesso stiate passando – sussurrò il Conte con dispiacere. - Sarebbe magnifico per me trovarvi un medico esperto, magari conoscitore della magia bianca, che ve la curi completamente in modo da farvi tornare sul campo di battaglia…
    - Non preoccupatevi, ormai ci sto facendo l’abitudine: le battaglie per me saranno solo un lontano ricordo – mugugnò la donna, cercando di nascondere il dolore opprimente. Mesi prima di quanto io vi stia narrando, infatti, Phanta era membro dell’esercito del Conte, non come Cavaliere di Platino ma come combattente libera, conosceva infatti l’arte di abbattere e talvolta uccidere un nemico a mani nude, tramandata da secoli nel villaggio in cui crebbe; tuttavia, durante uno degli scontri allora più recenti, la sua coscia vennero quasi trafitte da una spada nemica e, da quel momento in poi, non fu più in grado di destreggiarsi in battaglia.
    Un rimbombo continuo di campane interruppe improvvisamente l’interazione fra il Conte e l’ormai decaduta lottatrice.
    - La campana di mezzodì: sono in ritardo per l’incontro! – esclamò Frederick, dirigendosi immediatamente verso uno dei piani più alti del palazzo.
    - Buon incontro, mio signore! – gridò amichevolmente Phanta, per poi continuare con la solita lentezza il suo percorso. Quando la sagoma del Conte era ormai sparita, si chiese, come ogni giorno, per quanto ancora avrebbe dovuto sopportare quei dolori strazianti; sarebbe rimasta per sempre una semplice moglie o avrebbe avuto la possibilità di riscattarsi in seguito a quel tremendo incidente?

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    Frederick aprì la porta con eleganza e pacatezza, nonostante fosse conscio del leggero ritardo. Davanti a lui si mostrò una sala dal pavimento rustico e i muri invisibili a causa delle possenti librerie che contornavano il tutto; gli unici mobili che trovavano spazio erano verso il centro della stanza e si trattavano per lo più di sedie, tavoli e un gigantesco mappamondo al centro.
    In quel momento, poche erano le persone presenti; tra queste, spiccavano in particolar modo Guraro e un giovane uomo, di cui si scorgevano solo i lunghi capelli argentati e una risoluta mano sul fianco, che dava le spalle all’ingresso.
    - Luxian, vi porgo gentilmente il mio rammarico per il ritardo – si scusò il Conte, avvicinandosi al grande tavolo centrale.
    - Non c’è di cui ragionare, mio signore – rispose sobriamente l’uomo, voltandosi verso il suo superiore; in quel gesto, si potevano vedere chiaramente la sua lunga giacca bianca e i suoi occhi cerulei, coperti da un paio di piccoli occhiali.
    - Mi hanno riferito ieri notte che sei intenzionato a fissare un piano di attacco, saresti in grado di spiegarmelo? – chiese cordialmente Frederick, fissando quegli occhi attenti ed enigmatici come lo sguardo di un gufo.
    - Certamente, ma più che un piano d’attacco lo definirei di difesa – iniziò a spiegare Luxian. – Attaccare direttamente Gallia sarebbe un’ipotesi rischiosa, giacché non abbiamo idea dei piani del Marchese; ciò che vi propongo è di migliorare temporaneamente le difese di tutta la Contea, a maggior ragione della città di Saronia.
    - In questo modo saremo pronti a un qualsiasi attacco da parte dei nemici? – chiese il Conte con interesse e attenzione.
    - Esattamente: pensavamo di collocare appositamente dei soldati semplici e dei Cavalieri di Platino in ogni zona abitata della Contea, cosicché alla minima invasione nemica o al minimo allarme di avvistamenti gallici, potremo essere in grado di tenerci pronti – continuò Luxian. – Chiaramente ci servono dei buoni numeri, affinché i Cavalieri possano combattere gli avversari, mentre i soldati corrono nei paesi vicini a spargere la voce, fino a farla giungere alla capitali e a tenerci davvero pronti al tutto.
    - Credi che il numero attuale di persone arruolate nel nostro esercito, considerati tutti i ranghi, sia sufficiente? – domandò Guraro.
    - Considerando che i soldati semplici in tutta la Contea superano il migliaio, che i Cavalieri specializzati contano quasi la stessa cifra e che oltre a Saronia non vi sono città grandi nella Contea, ritengo il numero dei militari come l’ultimo dei nostri problemi – annuì Luxian, abbozzando una risata soddisfatta. Anche Frederick annuì, risoluto e solenne come era solito comportarsi; spettava solo a lui mandare l'ordine e dare inizio al piano di completa difesa.
    - Non indugerò oltre allora, presto la Contea sarà completamente protetta! -


    [spoiler_tag]Ulteriori spiegazioni[/spoiler_tag] Perché ho messo le due maid di Fire Emblem Fates? Semplice: nessuna del PaQ avrebbe approvato lei in questi panni, così ho utilizzato questo ottimo escamotage!
    Ah, e a chi non piace far muovere le truppe? <3
    Ci tengo a questa Fanfic e, anche se dovessi metterci anni, la voglio portare a termine. Mi metterò come obbiettivo minimo almeno un capitolo al mese, ma certe volte potrei anche impegnarmi di più. XD
    Oh e tranquilli, il Conte non sarà l'unico personaggio figo. Ho in mente più di un background madonnoso. :sisi:
    Ah, cercherò di non farli troppo lunghi. Già col prologo ho esagerato...
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    C'è chi per strada ascolta Rovazzi... e poi ci sono io. :asd:

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    Il fatto che le esclusive siano nettamente inferiori rispetto a qualche anno fa, è obbiettivamente vero e indiscutibile; questo fenomeno presenta indubbiamente riscontri sia positivi, che negativi. E mi dispiace non avere tra le mani una risposta particolarmente articolata, ma generalmente ciò che penso è già stato espresso. :sisi:

    Da un lato considero questo un bene, perché permette di poter scegliere la piattaforma che consideriamo più comoda per un particolare titolo e, inoltre, si evitano così sprechi di soldi per una console dove ci sono pochi giochi che ci interessano. E questo è ciò che tocca il lato dei videogiocatori, ma cosa comporta il multipiattaforma per gli sviluppatori?
    Sia bene, sia male secondo il mio modesto parere: bene per quanto riguarda i titoli o le saghe perché così diventano più accessibili e famose, male per le console che eccellono meno come la PSVita. Spesso sentiamo in giro frasi come "Vita non ha giochi" non tanto perché non ci siano effettivamente, ma perché sono quasi solo titoli che spiccano pochissimo nel mercato mainstream e, generalmente, li si trova anche su altre piattaforme come la PS4, la quale dispone di un maggiore comparto di giochi apprezzati dalla massa.

    Generalmente, acquisto un gioco multipiattaforma su una certa console che su un'altra se in quest'ultima il prezzo è particolarmente alto, cosa che non sempre succede. Per quanto riguarda gli RPG, tendo a preferire il "Action solo su console fissa e PSVita - Turni su portatile, specie DS e 3Ds - Computer vario ma principalmente action", ma tutto questo è puramente legato all'aspetto personale e alla comodità che ho io. :sisi:
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    Per quanto concerne il discorso grafica e videogiochi, mi trovo praticamente nel mezzo dei due principali stereotipi (ed evidenzierò la parola stereotipo fino alla morte) riguardo a questa.

    Nello stereotipo 1 troviamo l'indimenticabile bimbominkia (parola che tanto andava di moda qualche anno fa), nel cui scaffale si trovano principalmente titoli mainstream quali Call of Duty, Battlefield, GTA e poco altro. E prima che mi divoriate viva: non sto criticando i titoli in sé, solo presentando un esempio.
    Sostanzialmente la capacità di giudizio di tale individuo si limita a un "Ommioddio che bella sta grafica, che realismo! Questo deve essere senza dubbio un gioco splendido!" e rifiuta il retrogaming in ogni sua forma, in quanto la tanto amata grafica non viene mai raggiunta. In compenso non conosce il significato di fps, processore o altri termini eccessivamente tecnologgici per una materia grigia che ancora deve svilupparsi.

    Nello stereotipo 2 abbiamo il classicista fanatico, frenetico adulatore dei suoi NES e SNES che conserva in una teca di cristallo insieme alle cartucce di Zelda, Final Fantasy VI e Chrono Trigger; e come ci insegna Nonciclopedia, nei casi paggiori sacrifica settimanalmente capretti a Kefka. Frasi retoriche e che sentiamo spesso sia su Internet, sia da persone che conosciamo anche nella vita reale sono "Tsk, i videogiochi di oggi sono tutto fumo e niente arrosto: puntano solo sulla grafica e poco sul gioco in sé", "Ai miei tempi ci accontentavamo di 16 bit scarsi e ci divertivamo a fare il culo a tutti i boss!", "La grafica non serve a un cazzo" e altri racconti, anche se poche volte si raggiunge la demenza dell'ultimo della serie.

    Non considero affatto la grafica importante come la trama o il gameplay, tuttavia credo essa giochi un ruolo comunque notevole pur non essendo primario. Citando il Moccia, la grafica serve prima di tutto a emozionare; difatti, considero fattori come l'ambientazione di gioco alquanto incisivi, come già spiegai nell'altro topic di Tof, e questa contribuisce spiccatamente alla sua realizzazione.
    Generalmente, tendo a considerare una grafica ben realizzata qualcosa che si adatti al contesto del videogioco e non qualcosa di pompato e vicino alla realtà. Il character design, citato in precedenza da più di una persona in questo topic, deve essere concorde con l'ambientazione non solo in quanto vestiti dei personaggi, ma anche come disegni, espressioni e altri piccoli dettagli apparentemente insignificanti per risultare ai miei occhi strutturato ottimamente.
    Un altro aspetto grafico che spesso guardo sono i fondali, spesso mi piace osservare nei minimi particolari questi ogni volta che mi trovo davanti a una rappresentazione di qualsiasi tipo (anche un disegno o un dipinto), ma qui sto divagando in un aspetto già più personale; fatto sta che più un gioco ha sfondi dettagliati, meglio è per me.

    In conclusione: la bella grafica non è ciò che rende un videogioco eccezionale, ma è sempre una gioia vedere un buon lavoro da parte degli sviluppatori anche per quanto riguarda questo aspetto tanto discusso dai giocatori.
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    Benvenuto nel PaQ!
    Dicci: quali altri RPG (ma anche videogiochi in generale) hai giocato oltre a FF e KH? Siamo curiosi :shi:
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    Ci ho riflettuto per un po', ma credo di sapere quali siano effettivamente i punti che ritengo più rilevanti in un RPG. :sisi:

    Innanzitutto, sollevo la questione gameplay: che i giochi di ruolo puntino più sulla storia che su altro, come alcuni sostengono, non è del tutto vero poiché essi rimangono comunque videogiochi e la componente ludica veste un'importante parte nell'aspetto dell'intrattenimento che può offrire un'opera di questo tipo. Possono esistere giochi belli pur con un gameplay noioso? Molto difficilmente, annoiarsi giocando è, infatti, un ossimoro a tutti gli effetti: cosa può essere peggio o sullo stesso piano di un gioco che non ti intrattiene? Forse un film comico che non fa ridere, un libro giallo/suspence che non ti stupisce, ecc...
    Sistema di combattimento, sistema di sviluppo, sistema di leveling, esplorazione ma altri fattori minori (almeno nella maggior parte degli RPG) come il crafting e, talvolta, i minigiochi sono tutto ciò che può far seriamente aumentare la longevità di un gioco e rapire il giocatore, per quanto non siano gli unici.

    Spostiamoci sul comparto narrativo, parlando della grande importanza che affido ai personaggi, che considero addirittura più rilevanti della trama stessa. Perché dico questo? Basta pensarci: è più fastidioso trovarsi una trama noiosa con personaggi profondi, caratterizzati alla perfezione o una trama epica con personaggi anonimi e senza spessore?
    Sinceramente trovo di gran lunga irritante la seconda, perché a quel punto anche la trama ne esce sconfitta. Se pensiamo alla trama come un tempio e ai personaggi come i suoi pilastri, quando crollano questi ultimi anche l'intera struttura è distrutta.
    Un altro aspetto importante riguardo ai personaggi è che questi siano tutti diversi tra di loro e che la loro personalità spicchi e sia unica in confronto a tutte le altre.

    Altro punto a me molto caro è l'ambientazione: in un videogioco adoro esplorare e sentirmi immersa in un altro mondo, cosa può garantirmi tutto questo se non la cura da parte degli sviluppatori per questa?
    Non è necessario che un gioco si avvicini all'open world totale, per quanto esso mi piaccia; ho apprezzato senza dubbio scorrazzare per le mappe di Xenoblade Chronicles scovando quanti più segreti possibili e avventurandomi nei luoghi più angusti che trovavo, ma anche giochi come Odin Sphere o Child of Light (che sono in 2D, l'apparente morte dell'esplorazione in un RPG) permettono un tuffo completo nelle loro fantastiche e curate ambientazioni.

    Legato a quest'ultima, c'è un fattore su cui mi ha fatto pensare Viv e che anche lei ha messo tra i suoi punti: l'immedesimazione, perché più riesco a sentirmi dentro a una storia o a un ambientazione particolare, meglio posso comprenderla e scoprirne i dettagli. Stesso discorso per i personaggi: adoro capirne a fondo la psicologia e quando trovo caratteri (sia maschili, sia femminili) che riflettono i miei pensieri o i miei atteggiamenti riguardo a una situazione, rimango sempre affascinata

    Complimenti comunque Tof per la discussione, non era affatto facile rispondere in maniera completa!

    Edited by Kuraisu - 13/9/2016, 14:23
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    A detta di Saito, NieR Automata per essere completato richiederà oltre 25 ore, e anche molto in più.



    Egli, infatti, ha dichiarato più volte che il gioco durerà all'incirca una trentina di ore e poco meno; tuttavia, durante la recente intervista alla Gamescom, ha affermato che la durata del gioco sarà di gran lunga superiore alla previsione iniziale.

    Inoltre, è stata confermata la presenza di molte sidequests: non sarà necessario farle per completare la storia principale, tuttavia nel gioco ci sono finali multipli che potrebbero richiedere l'aver svolto alcune di queste.
    Ci saranno sidequest corte che richiederanno il ritrovamento di oggetti o altre semplici richieste, mentre altre sono molto più longeve e avranno una propria storia.

    #news
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    Abbiamo un video dove viene mostrato il gameplay della beta!



    Non tutto il video contiene gameplay, tuttavia. Se volete skippare le parti dove il team si mette a discutere, questi sono i minuti a cui dovete arrivare: 15:20, 32:40, 42:50 e 45:20.

    fonte: Dualshockers

    #news
1224 replies since 1/9/2013
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